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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 89. Speciale Milano Design Week 2017
13/04/2017
Se non ve ne siete accorti, la scorsa settimana Milano è impazzita come ogni anno, travolta nelle spire infernali del Salone del Mobile. I numeri - da fonte Federlegnoarredo - ci dicono che i visitatori in fiera sono stati 343.602, provenienti da 165 paesi, segnando un incremento a due cifre rispetto all’edizione 2015 (+10%). Impossibile dire quante persone ci siano state in città ma, i vari “distretti” del design pronti per l’occasione, gli showroom e gli eventi hanno raccolto un notevole successo di pubblico.
Impossibile vedere tutto, impossibile essere ovunque ed impossibile citare tutto. Il Giornale tira le somme di questa 56° edizione del Salone e degli eventi dell’ormai noto Fuorisalone con una selezione di luoghi, aziende e prodotti.
Si parte dalle rassegne del Salone in fiera per arrivare all’anniversario del SaloneSatellite che ha festeggiato con una mostra alla Fabbrica del Vapore registrando la partecipazione di 650 (ex) giovani designer e 16 scuole internazionali di design che hanno animato il mondo creativo del Salone negli ultimi venti anni e promettono di farlo anche per i prossimi venti.
Si prosegue con gli eventi collaterali in città, come le numerose mostre presenti al Palazzo dell’Arte - la Triennale - che ha contribuito alla Design Week con un ricco programma di eventi e che vede, come tutti gli anni, l’apertura della nuova edizione del Triennale Design Museum dedicata ai più piccoli. Si arriva poi all’ormai consolidata zona Tortona, roccaforte del Fuorisalone. Per chi non ha voluto muoversi dalla cerchia dei navigli le vie del centro hanno offerto occasioni numerose ed eterogenee: dall'installazione kitsch di Cartier al Garage Sanremo alla sofisticata atmosfera dello Spazio Foscarini in Brera e ai quartieri snob del Brera Design District e dell’Isola; una delle novità 2017 che, arrivando fino a Porta Nuova, ha mostrato con “leggerezza” nel Mall Space & Interiors le virtù delle finiture di interni.
La Design Week di Milano rimane la più bella ed ambita del mondo ma non si può non notare che, nella quantità degli eventi presentati, non alberga sempre la qualità e che la festa, qualche volta, ha il sopravvento sul contenuto. Forse, a lungo andare, questa può essere una tendenza pericolosa perché potrebbe portare a dimenticare le basi di tutto ciò che abbiamo vissuto finora e che ci ha portato a questi traguardi: la cultura di progetto e il saper fare delle aziende. Il settore arredo per il 2016 ha visto vendite per 8,8 miliardi in esportazione che rappresentano, citando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di apertura del Salone, “una cultura di impresa, simbolo di un metodo di lavorare insieme e di un modo d'interpretare la manifattura moderna”.
Dopo la festa non resta che buttarsi in un anno di lavoro che dovrà essere proficuo per poter guardare al prossimo Salone, quando l’asticella per decretare il successo sarà posta ancora più in alto.
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