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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 90. Occorre essere longevi
20/04/2017
Stavolta ci sia concesso di divagare dal commento dei contenuti della settimana nonostante, tra l'altro, troviate un rimando alla performance monstre di Damien Hirst a Venezia, letta dal punto di vista dell'allestimento (per nulla secondario, visto il coup de théâtre inscenato dall'artista britannico per la sua mostra personale in Laguna).
Ci sia dunque concesso accendere una luce sulla "nostra" Torino - il Giornale, sebbene digitale, ha pur sempre qui la sua sede ma, per una sorta di rimozione inconscia unita al fatale understatement sabaudo, se ne occupa raramente. Per quanto poco possano contare, gli anniversari veicolano pur sempre una valenza simbolica. Ebbene, è passata quasi completamente sotto silenzio la memoria che, nella notte tra l'11 e il 12 aprile 1997, la Cappella della SS. Sindone veniva devastata dalle fiamme e, per quanto complessa e onerosa, l'opera di restauro e ricostruzione non è ancora stata conclusa a distanza di 20 anni dal rogo (Guarino Guarini, per costruire la Cappella ne impiegò 16, dal 1667 al 1683…). Quanto meno, nei giorni della ricorrenza, il Segretariato del MiBACT Piemonte ha rilasciato un comunicato stampa che rende conto dei lavori e indica - dovremo credergli? Noi comunque verificheremo - la riapertura al pubblico tra fine 2017 e inizio 2018. In ogni caso, non è un bel biglietto da visita per una delle capitali internazionali dell'architettura barocca.
Circa i tempi lunghi, comunque, in Italia c'è ampiamente di che consolarsi (si fa per dire…). Nei giorni scorsi è andato in gara l'affidamento dei lavori per la realizzazione della sede principale del Museo dell'Industria e del Lavoro (MUSIL) nell'ex Metallurgica Tempini a Brescia, a distanza di 13 anni dal concorso internazionale che proclamò vincitore lo studio tedesco Kleihues + Schuwerk.
Meno male che, solitamente, gli architetti sono longevi. (Chi lo ritiene, faccia pure gli scongiuri…).
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