Archivio news
ALTRE COMUNICAZIONI
Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 92. Italia da riciclare
04/05/2017
La notizia italica della settimana è ovviamente la scelta di Mario Cucinella quale curatore del Padiglione nazionale alla Biennale di Venezia 2018. Al di là della stima che nutriamo per SuperMario come architetto (come curatore, sarà il suo primo cimento…; a lui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro), ancora una volta sorprende l'opacità della procedura da parte del MiBACT. A posteriori si viene a sapere di una «selezione alla quale sono stati invitati a partecipare dieci nomi rappresentativi del panorama nazionale. Il progetto è stato scelto dal Ministro nell'ambito della terna proposta dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanea e Periferie Urbane». Chi erano gli altri? Che cosa hanno presentato? Perché non puntare su una chiamata di evidenza pubblica con un invito a sottoporre proposte - e/o curriculum - e poi vinca il migliore? Infine, dopo ripetute critiche sui ritardi organizzativi nostrani, stavolta l'iter è stato fin troppo anticipato: infatti, ancora non si conosce il programma generale che sceglieranno le Grafton, direttrici della 16. Mostra Internazionale di Architettura, rispetto al quale avrebbe avuto senso coordinarsi...
D'ogni modo, la ricognizione proposta da Cucinella con il suo "Arcipelago Italia" parzialmente incrocia alcuni temi che Vi presentiamo questa settimana, legati alla risemantizzazione del territorio, a partire da un cambio di paradigmi - concettuali come operativi - definitivamente sanciti anche dalla conclusione del PRIN Re-Cycle Italy. Riciclo del territorio e di quanto vi insiste contro riciclaggio: visto che, come si sa, l'edilizia è uno degli ambiti preferiti dalle mafie per ripulire il loro denaro. Il caso - o meglio, il fenomeno! - degli Student Hotel è dimostrazione concreta di un approccio inedito; laddove c'è un'idea forte e chiara di stile di vita cui mirare, di utenza cui rivolgersi, allora anche il progetto di architettura ne conseguirà e la scelta di riuso potrà anche cadere su immobili dismessi spesso invisi al mercato, come dimostrano i progetti italiani qui illustrati.
Infine, il 1° maggio è stata occasione per aprire una riflessione sugli scenari futuri del lavoro di designer, cui daremo seguito nelle settimane a venire.
Collegamenti: