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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 94
18/05/2017
Anche noi questa settimana dedichiamo l'apertura alla Biennale veneziana d'arte, non per sconfinare nella critica dei contenuti bensì per occuparci degli allestimenti, un ambito tutt'altro che trascurabile cui vorremmo rivolgere una crescente attenzione.
Apprendiamo poi con piacere che, per la prima volta, il Premio dell'Unione europea per l'architettura contemporanea – Premio Mies van der Rohe 2017 è andato a un progetto di rinnovamento - e neppure di restauro - di un complesso abitativo figlio della crescita urbana del XX secolo prettamente improntata alla quantità. Si tratta del progetto DeFlat Kleiburg, realizzato ad Amsterdam dagli studi NL architects e XVW architectuur: una stecca residenziale da ben 500 appartamenti - tra le più grandi dei Paesi Bassi - salvata dalla demolizione e trasformata con il sostanziale apporto degli abitanti. Una scelta coraggiosa per un'idea di architettura affrancata dall'ossessione dell'autorialità.
E nell'ottica del riciclo del capitale fisso esistente (cui anche l'Accademia di architettura a Mendrisio sta dedicando, fino al 4 giugno, la mostra dal titolo "Reduce Reuse Recycle > International"), si sono mossi i ragionamenti del summit «Seeds&Chips», di cui Vi offriamo un report: pensare che le nostre città possano ritornare parzialmente produttive anche coltivando lattuga in quel che resta delle ex cattedrali del lavoro comincia a essere un'idea da non riservare ad annoiate conversazioni radical chic. (Lo stesso sta emergendo dagli incontri del Pugliarch in corso a Bari).
Per contro, abbiamo aperto una finestra sul fenomeno della colonizzazione urbana delle acque, al fine di capirne origini e motivazioni, tra malcelate istanze di resilienza rispetto ai cambiamenti climatici e appetiti speculativi. Di certo, non potremo annoverare tra i piani di nuova generazione quello firmato da Léon Krier per Cattolica, che punta sul decoro attraverso lo strumento del disegno urbano...
Più "updated" risulta invece la committenza religiosa in rapporto al patrimonio culturale, come ci racconta monsignor Timothy Verdon tracciando un bilancio del Museo dell'Opera del Duomo di Firenze in versione digitale.
In seguito ai recenti fatti di cronaca, siamo poi andati a vedere lo stato di salute - assai precaria! - dei ponti in uno snodo strategico come quello della Provincia di Pavia in rapporto al Po; una riprova delle carenze di un settore, quello dell'ingegneria delle infrastrutture, dove un tempo eccellevamo.
Infine, concludiamo i nostri approfondimenti sulla Milano Design Week che ci siamo lasciati alle spalle con un'intervista a Marva Griffin, anima del SaloneSatellite.
Rilanciamo poi un invito. In vista delle elezioni per il rinnovo dei consigli degli Ordini provinciali degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in tutta Italia, abbiamo predisposto un sondaggio sul ruolo e la funzione che, secondo Voi, dovrebbe avere l'Ordine del futuro. I risultati saranno presentati nell'ambito di un'inchiesta che stiamo predisponendo insieme all'Ordine degli Architetti di Torino, nostro partner. Potete rispondere al sondaggio seguendo questo link (tempo richiesto, meno di 90 secondi: partecipate numerosi!).
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