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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 137. Una volta erano manicomi
17/05/2018
Il 13 maggio 1978 veniva approvata la Legge n.180, meglio conosciuta come Legge Basaglia, la quale, rivoluzionando l'approccio psichiatrico e giuridico, decretava la chiusura dei manicomi, per ripensare spazi in cui la follia venisse curata e non solo controllata. Così, a 40 anni dalla sua emanazione, siamo andati a vedere che ne è stato delle strutture storiche, talvolta di pregio architettonico (dismesse progressivamente, ma molto lentamente), indagando al contempo come siano state rimpiazzate. E, sulla scia di alcuni casi eccellenti esteri, solo ora nel nostro Paese si cominciano a progettare strutture più umanizzate e riconoscibili, frutto di un confronto interdisciplinare (a differenza del passato, dove il medico-direttore dettava programma funzionale e layout).
Di seguito, concludiamo il nostro viaggio a Napoli, soffermandoci sul rapporto con il mare (carente, come in molte città portuali), insieme a un bilancio dei celebrati interventi griffati per la metropolitana e delle opere a vocazione sociale.
Celebriamo poi (oltre alla poliedrica e geniale figura di Osvaldo Borsani) due protagonisti britannici, assolutamente antitetici: da un lato il rigoroso David Chipperfield, che rilancia le mostre alla Palladiana di Vicenza con una curatela anti-autoriale tanto inattesa quanto apprezzata; dall'altro, l'eretico Will Alsop, che ha sempre giocato a sparigliare le carte, ibridando i generi e facendo dell'inimitabile singolarità la sua cifra distintiva.
Infine, restando alla perfida Albione, riveliamo la provocazione dei britannici per la Biennale: un padiglione vuoto e impalcato all'esterno per godere, dalla copertura, di visioni a volo d'uccello sui Giardini e la laguna...
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