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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 164
31/01/2019
Questa settimana proponiamo itinerari meno battuti, facendo il punto su alcuni riconoscimenti in Medio Oriente che provano a gettarsi alle spalle le drammatiche situazioni di conflitto per guardare ai progetti che affrontano l'ordinario della vita, la convivenza, la rigenerazione, magari incoraggiando la professione al femminile. Da quelle parti, tuttavia, dove gli animi sono sempre caldi, apprendiamo però di un progetto per "turismo stile Disneyland" che invece di conflitti rischia di scatenarne eccome: quello per una funivia a Gerusalemme con sorvolo diretto sul Muro del pianto. C'illudevamo che fosse una boutade, ma la cosa sembra seria...
Chissà che ne avrebbe pensato Fabrizio Carola, tra i primi "missionari dell'architettura", il quale, lungi dal portare sguardi compassionevoli o appetiti post-colonialisti, del continente africano ha saputo vivificare le fonti autoctone dell'art de bâtir. Con un'attenzione che ritroviamo nelle azioni della Fundacion Altiplano MSV in Cile: coinvolgere gli abitanti nel processo edilizio al fine di renderli consapevoli del proprio patrimonio, ancor prima che per far loro imparare un mestiere.
Spazio poi a una rassegna di pubblicazioni: dall'attenzione ai piccoli editori (stavolta è il turno di D Editore) che cercano (e trovano) strade alternative in risposta alla crisi; alle guide di architettura (un genere che la crisi sembra reggerla egregiamente), all'ennesimo titolo sfornato da Vittorio Gregotti.
Infine, pubblichiamo con piacere un testo inviato in anteprima alla nostra testata e ad Artribune (che, va riconosciuto, alla vicenda Palazzo dei Diamanti a Ferrara ha dato notevole risalto, schierandosi apertamente per le ragioni dell'architettura contemporanea) da Labics, che avanza una serie di condivisibili riflessioni. Alla fine, occorre rimarcare che l'intervento di addizione (termine assai più corretto rispetto alla definizione di "ampliamento") nella fattispecie riguarda un retro che, senza nulla togliere al capolavoro di Biagio Rossetti, forse gli stessi teorici rinascimentali avrebbero avuto difficoltà a concepire come la quintessenza della concinnitas...
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