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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 178
09/05/2019
Oggi, giovedì 9 maggio, è la Festa dell’Europa. Visto il suo stato di salute, non ci sarebbe molto da festeggiare... Tuttavia, vogliamo essere ottimisti e guardare avanti, perchè crediamo che trincerarsi dietro qualsiasi tipo di steccato non giovi a nessuno. Così, presentiamo la prima di tre puntate in cui tastiamo il polso al design europeo nella sua capacità di esprimere condivisione (di conoscenze, esperienze e tecniche) e di stimolare la cooperazione.
In questo, cent'anni fa, il Bauhaus ha indicato una strada. E ora, il museo, che a Weimar gli rende omaggio, va proprio misurato non tanto nel suo esito architettonico (giustamente sobrio, ai limiti del riserbo ma non reticente), quanto nella capacità di coinvolgere il pubblico in un laboratorio di futuro e non solamente nella venerazione delle, seppur "sacre", reliquie.
Dedichiamo poi spazio a due dei nostri "Ritratti di città". A Prato, dove il nuovo Piano operativo tenta di "mettere in forma" l'urbanistica tramite azioni che presumono la "metabolizzazione" dell'esistente attraverso esiti fisici, si spera, di qualità. A Tokyo, che nel paradosso di una metropoli iper-stratificata ove coesistono l'ossessione per la sostituzione edilizia e il fenomeno dell'abbandono, rivela clamorosi scollamenti tra domanda e offerta abitativa.
D'altronde, che l'abitare sia un concetto sempre più multiforme, è evidente dall'attenzione che gli dedicano gli studiosi, come riportato nella rassegna di libri qui recensiti per Voi.
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