Archivio news
ALTRE COMUNICAZIONI
Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 215
12/03/2020
Nella prima settimana di quarantena italiana, fatalmente tutto il resto ci pare privo d'importanza. Tuttavia, lungi dal cader vittime di disperazione e panico, ci rincuoriamo almeno un po' scoprendo che il provvedimento dell'Art bonus per ora ha dato buoni frutti. Il nodo centrale, in vista di una revisione delle limitazioni poste all'applicazione dell'agevolazione fiscale, riguarda la rilevanza pubblica dei beni, anche quando la loro proprietà sia privata: vale per il patrimonio ecclesiastico (di cui ci occuperemo negli eccezionali casi già ammessi di Venezia e Matera), ma non solo.
Il tema della rilevanza pubblica, stavolta non riferita al patrimonio edilizio, bensì agli spazi aperti, ritorna anche nell'interpretazione dei fenomeni di appropriazione collettiva di luoghi emblematici nel Cile delle recenti proteste: un'azione che, oltre ai riscontri effimeri - e talvolta violenti - delle occupazioni di piazza, ricerca anche riverberazioni più durature attraverso la modificazione della toponomastica.
E mentre registriamo con piacere che un'altra protagonista femminile del panorama odierno, Benedetta Tagliabue, è stata insignita del Piranesi Prix de Rome, tributiamo il dovuto omaggio per il Pritzker alle Grafton: coppia di ferro irlandese assai più brillante nell'esprimersi attraverso progetti e opere, che non secondo altre forme di organizzazione del pensiero (alzi la mano chi sa riassumere con precisione l'idea curatoriale della loro Biennale veneziana del 2018...).
Annunciamo poi con piacere un allargamento delle nostre collaborazioni editoriali: dopo INU, IN/Arch e DOCOMOMO Italia, avviamo un percorso comune con l'AIAPP, che proprio quest'anno festeggia il 70° di fondazione, promuovendo la cultura del giardino e del paesaggio e riunendo i professionisti attivi nel campo dell’architettura del paesaggio: più di 700 iscritti, fra progettisti, studiosi e studenti impegnati a tutelare, conservare e valorizzare il paesaggio, attraverso la progettazione, la ricerca, la formazione e le attività scientifico-culturali d’informazione e aggiornamento professionale.
Infine, mentre una mostra a Francoforte ci ricorda, con levità, che la progettazione delle aree gioco per bambini è una cosa seria, pubblichiamo due lettere: la prima, opportunamente, ricorda Adriano Olivetti nel 60° della scomparsa; l'altra la vicenda dell'abbattimento delle Vele di Scampia a Napoli.
Collegamenti: