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Covid-19: impatto sulla professione
19/03/2020
Cari colleghi, care colleghe,
in questi giorni di estrema complessità e drammaticità, inimmaginabili fino a pochi giorni fa, veniamo da tutti invitati alla responsabilità ed al senso civico a rispettare gli obblighi imposti dai vari Decreti nell’intento di contenere il diffondersi del virus.
La conseguente ricaduta negativa sulla nostra già fragile attività professionale, per anni indebolita della crisi economico-finanziaria, richiama tutti noi ad una nuova battaglia, una nuova montagna da scalare.
Questa volta però è diverso, la crisi economica ingenerata del rallentamento dell’attività lavorativa ed in molti casi al fermo totale, ci pone di fronte ad un ostacolo troppo alto, impossibile da superare senza azioni di intervento poderose, mai messe in campo fino ad ora.
Abbiamo atteso con ansia i contenuti del DL “Cura Italia” letto e riletto le bozze prima ed il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale poi, e con nostro profondo rammarico abbiamo appreso che tutti i liberi professionisti iscritti alle casse previdenziali nazionali sono stati esclusi, almeno per il momento, dal pacchetto di aiuti.
Dimenticati, ignorati (?), insomma nuovamente messi da parte, la nostra professionalità nuovamente svilita e abbandonata alla sua agonia!
Assieme alla Federazione degli Ordini degli Architetti del Piemonte e della Valle d’Aosta, abbiamo immediatamente sollecitato il nostro Consiglio Nazionale affinché si interfacci con il Governo per la promozione di iniziative di sostegno concrete verso la nostra categoria, auspicandoci possano essere inserite nei prossimi decreti di “aggiustamento” delle misure di aiuto.
La nostra Cassa Nazionale (Inarcassa), con tempestività ieri, dal canto suo, dopo aver proposto un primo pacchetto di provvedimenti a favore degli associati, è nuovamente intervenuta stanziando 100 milioni di euro da destinarsi all’assistenza dei liberi professionisti ingegneri ed architetti.
Anche questo Consiglio ha pensato ad una rimodulazione per la corresponsione della quota di iscrizione.
Ad oggi crediamo tutti noi siano ancora piccoli provvedimenti, assolutamente insufficienti ed inadeguati per affrontare con più serenità i mesi che verranno, servono interventi strutturali e certamente anche l’Europa ne sta prendendo consapevolezza.
Trovate in allegato i comunicati stampa del nostro Consiglio Nazionale e di Inarcassa ed il nuovo modello di autocertificazione in versione editabile.
Sarà nostra premura tenervi aggiornati
Un caro saluto ed un abbraccio
Il Consiglio dell’Ordine
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