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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 336
27/10/2022
L'intervento nell'ex centrale elettrica di Battersea a Londra, realizzata a partire da un progetto di Sir Gilbert Scott negli anni trenta e divenuta icona mondiale sulla copertina di "Animals", decimo album dei Pink Floyd pubblicato nel 1977, si potrebbe anche solo leggere come una dannata storia figlia del turbocapitalismo finanziario globale (d'altronde, si potrà ironizzare che, nelle ex sale delle turbine, il turbo non poteva mancare...). Così, a dispetto dei grandi nomi coinvolti, l'architettura ma, anche, la memoria, il patrimonio o, in una parola, l'aura, restano del tutto secondari, anche a cantieri terminati. Un intervento che si può riassumere con le parole di Caterina Pagliara, a conclusione del suo magistrale report: una rigenerazione urbana di successo, di cui non andare orgogliosi. In altre parole, un'operazione "divisiva", che sottolinea e acuisce le disparità sociali, invece di offrire possibilità d'integrazione intorno ai valori di un'icona; cosa che invece era avvenuta, poco distante da lì, sempre per una centrale elettrica di Sir Scott, trasformata nella Tate Modern.
Riprendiamo poi la nostra inchiesta "Take care, architetture per la cura della persona", avviando la seconda parte, dedicata all'evoluzione delle strutture ospedaliere. I primi due contributi, che proponiamo questa settimana, ragionano sulle valenze urbane dei nosocomi. Tuttavia, lo scenario tracciato da Stefano Capolongo non è esattamente quello riscontrato da Carlo Olmo a seguito della frequentazione del complesso delle Molinette a Torino, dove, in un corridoio, nelle settimane scorse, si è anche registrato il crollo del controsoffitto di un ambulatorio - sebbene non grave come quello avvenuto nell'aula magna dell'Università di Cagliari, spunto di una riflessione sullo stato della nostra edilizia per la formazione a firma di Paolo Vitali. D'altronde, tornando a Torino, anche il progetto per il complesso che sostituirà le Molinette è in ritardo e, frutto di una lunghissima gestazione, nasce già vecchio ripetendo il percorso del suo predecessore: si chiama addirittura "Parco della salute", ma la sua accessibilità è prevalentemente concepita con l'auto. Altro che campus...
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