Archivio news
COMUNICAZIONI ORDINE ARCHITETTI ASTI
Relazione di fine mandato: la forza del gruppo per il futuro della professione
07/04/2025
Al termine del mio mandato come Presidente dell'Ordine degli Architetti di Asti e Coordinatore della Federazione degli Architetti del Piemonte e Valle d'Aosta, desidero condividere un bilancio del lavoro svolto, una riflessione su quanto costruito e su ciò che ancora resta da fare. In questi anni ho avuto la conferma che solo attraverso la sinergia tra colleghi e territori possiamo realmente rafforzare il ruolo della nostra professione.
La collaborazione crescente tra gli Ordini provinciali ha dato vita a una rete viva e concreta, capace di affrontare temi strutturali con efficacia. In questo contesto, il rapporto con l’Ordine di Torino è stato particolarmente prezioso. La mia nomina nel Consiglio della Fondazione per l’Architettura di Torino ha offerto un’occasione importante per coinvolgere la Federazione in un progetto culturale e formativo ampio, con ricadute positive per tutta la categoria.
________________________________________
L’attività dell’Ordine
Il 2021 ha segnato l’insediamento del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Asti, eletto con l’obiettivo di dare continuità e nuovo slancio alle attività dell’Ordine. Il Consiglio era così composto:
• Arch. Raffaele Fusco – Presidente
• Arch. Franca Bagnulo – Vicepresidente
• Arch. Luca Ottaviani – Vicepresidente e referente della commissione Sicurezza
• Arch. Francesco Balbo – Segretario
• Arch. Daniela Schiavon – Tesoriere e referente della commissione Parcelle
• Arch. Gianfranco Arione – Consigliere e referente della commissione Cultura
• Arch. Alessandro Boano – Consigliere e referente della commissione Formazione
• Arch. Simona Straforini – Consigliere e referente della commissione CTU
• Arch. Laura Ghigo – Consigliere e referente della Comunicazione
Sin dai primi mesi, il Consiglio ha lavorato con impegno per rafforzare il ruolo dell’Ordine sul territorio e costruire relazioni istituzionali solide, con uno sguardo attento alla formazione, all’etica professionale e al coinvolgimento dei giovani.
Particolarmente significativo il confronto continuo con l’Amministrazione comunale di Asti. L’Ordine ha costantemente sottolineato le difficoltà che i professionisti incontrano nell’interazione con gli uffici tecnici, sia in termini di reperibilità e gestione degli appuntamenti, sia nella mancanza di chiarezza interpretativa su norme e procedure. Queste difficoltà, più volte evidenziate anche in occasioni pubbliche, derivano da una normativa complessa, stratificata negli anni e ulteriormente appesantita dall’ondata di incentivi fiscali post-pandemia, pensati per stimolare il settore delle costruzioni e favorire la rigenerazione edilizia e l’efficienza energetica del patrimonio esistente. La necessità di certificare o regolarizzare immobili in un contesto normativo incerto – spesso modificato ex post da provvedimenti come il decreto Salva Casa – ha generato frizioni e incertezze applicative.
Per rispondere a queste criticità, il Consiglio dell’Ordine ha adottato quattro linee di intervento. In primo luogo, ha richiesto in più occasioni che vengano redatti verbali o memorie dei colloqui con gli uffici, al fine di rendere tracciabili le interlocuzioni. In secondo luogo, ha elaborato un documento da proporre come protocollo d’intesa, contenente principi e interpretazioni condivise: il testo è attualmente al vaglio degli avvocati per una validazione giuridica. In terzo luogo, in collaborazione con gli Ordini professionali degli Ingegneri e del Collegio dei Geometri, l’Ordine ha organizzato seminari tecnici affidati a esperti del settore, coinvolgendo direttamente gli uffici comunali per costruire un percorso comune di chiarezza normativa e operativa., durante il quale abbiamo segnalato difficoltà legate all’accesso agli atti, alla carenza di personale tecnico e alla gestione delle interlocuzioni, ed in fine ha dato incarico ad un legale che fosse a supporto dell'Ordine al fine di fornire le indicazioni su come procedere nel ginepraio della normativa in evoluzione. Questo dialogo ha portato a miglioramenti concreti nei servizi e nelle modalità di interazione tra uffici e professionisti.
Sul piano Urbanistico l'Amministrazione di Asti ha fin da subito coinvolto gli Ordini e Collegi per collaborare sul tema di un nuovo Piano Regolatore della Città coinvolgendoli per dare indicazioni per la definizione del compenso per la redazione dello stesso. L'Ordine degli Architetti si è resa disponibile a questa tipo di analisi ben sapendo che non sarebbe andato a vantaggio degli Iscritti del proprio territorio ma vantaggio dell'intera categoria dei Pianificatori Italiani.
________________________________________
Formazione, Scuola e Cultura
La formazione continua è stata uno dei pilastri fondamentali dell’attività consiliare. La Commissione Formazione ha sistematizzato l’offerta, garantendo una proposta coerente, strutturata e più accessibile. Questo ha portato da un lato a un significativo incremento delle risorse economiche, e dall’altro ha fatto emergere un dato critico: circa un quinto degli iscritti risulta ancora inadempiente. È un segnale che ci invita a rafforzare il senso di responsabilità individuale e a diversificare ulteriormente l’offerta.
La diffusione della formazione online ha facilitato l’accesso ma ha ridotto le occasioni di confronto diretto, alimentando un distacco crescente tra iscritti e vita ordinistica. A ciò si aggiungono le difficoltà legate alla piattaforma nazionale per i CFP, oggetto anche di un ricorso al TAR del Lazio promosso dall’Ordine di Asti.
Numerosi i seminari realizzati, in particolare sui bonus fiscali, che hanno messo in evidenza criticità e opportunità, fornendo un quadro utile per comprendere la trasformazione normativa in corso.
Sul fronte scolastico, significativa è stata la convenzione con l’Istituto Alfieri, che ha coinvolto Liceo Artistico, Liceo Classico e Istituto Quintino Sella in un ciclo di incontri per presentare la figura dell’architetto agli studenti. In questo ambito, si inseriscono anche le attività di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento), che hanno visto la partecipazione attiva dell’Ordine nella promozione della cultura architettonica tra i giovani. Attraverso visite guidate, testimonianze dirette di professionisti e attività laboratoriali, si è cercato di stimolare l’interesse per l’architettura e di far conoscere concretamente la nostra professione agli studenti delle scuole superiori. che ha coinvolto Liceo Artistico, Liceo Classico e Istituto Quintino Sella in un ciclo di incontri per presentare la figura dell’architetto agli studenti.
In ambito culturale, due sono stati gli eventi cardine: AstiFest 2022, dedicato ai "Territori di Prossimità", e il convegno a Nizza Monferrato "Il ruolo della Commissione Paesaggio oggi e la figura del Responsabile del Procedimento". AstiFest 2025 ha invece affrontato il tema "Architettura e Intelligenza Artificiale" in chiave etica, articolandosi in due momenti distinti: il primo con tre panel pratici, il secondo con una tavola rotonda che ha visto il confronto tra sociologi, psicologi, sindacalisti e architetti. Entrambe le edizioni di AstiFest hanno rappresentato eventi innovativi, capaci di anticipare temi cruciali e rafforzare il legame tra architettura e società.
L’Ordine ha inoltre avuto un ruolo attivo nella candidatura della città di Asti a Capitale Italiana della Cultura 2025, contribuendo con un progetto centrato sullo sviluppo della tecnologia dell’idrogeno per la mobilità sostenibile e l’efficientamento energetico.
________________________________________
La Federazione degli Architetti Piemonte e Valle d’Aosta
Un capitolo fondamentale di questo mandato è stato il rapporto costante e proficuo con la Federazione degli Architetti del Piemonte e Valle d'Aosta che ho coordinato per due mandati. Questo organismo si è rivelato un autentico luogo di confronto e coordinamento tra gli Ordini, da cui sono nate numerose iniziative condivise, sia a livello regionale che nazionale. Dalla promozione di una nuova Legge Urbanistica Regionale, attualmente in fase di studio e confronto con gli enti, fino alla realizzazione del concorso regionale "Architetture Rivelate", la Federazione ha rappresentato uno spazio operativo in cui la collegialità ha dato voce alle istanze della categoria e prodotto risultati tangibili.
________________________________________
Impegno istituzionale e normativo
L’Ordine ha inoltre promosso e vinto, in accordo con 35 Ordini Provinciali di tutta Italia, un ricorso al TAR nei confronti di Poste Italiane e Deloitte per la questione relativa all’asseverazione dei crediti fiscali. Questo passo si è reso necessario in un momento in cui gli organi nazionali non fornivano alcun riscontro, lasciando i professionisti privi di tutele e risposte operative.
A livello normativo, l’Ordine ha espresso un parere tecnico sul modulo CILAS, promosso un comunicato stampa unitario sui Superbonus e partecipato a un incontro sulle tolleranze esecutive ex art. 6 bis L.R. 19/1999. Come Federazione, abbiamo presentato osservazioni al PdL regionale 125/2020, evidenziando le criticità di disomogeneità normativa, focalizzazione edilizia e incoerenza strategica.
I temi trasversali del mandato hanno riguardato il nuovo Testo Unico dell’Edilizia (Nuovo 380), il progetto "380, i decreti Salva Casa e Salva Milano, l’Equo Compenso, la Rigenerazione Urbana e la riforma della normativa urbanistica.
________________________________________
Comunicazione e rappresentanza
Un tema sul quale è necessario un momento di autocritica è sicuramente quello della comunicazione. Lo dico con rammarico: l’Ordine ha comunicato poco. In un mondo dominato dai social, dove le notizie vengono consumate alla velocità con cui si beve un caffè, non comunicare o comunicare poco rappresenta un limite. Tuttavia, è importante non confondere il comunicare poco con il non fare. L’Ordine ha affrontato i problemi con serietà e continuità, mantenendo una presenza costante e capillare a livello territoriale, regionale e nazionale.
Il tema della riconoscibilità della figura dell’architetto è stato al centro della nostra azione. Abbiamo sempre lavorato per rafforzare l’identità della professione e per valorizzarla agli occhi dei cittadini e delle istituzioni. È anche per questo che recentemente la Federazione degli Architetti del Piemonte e Valle d’Aosta ha scelto di uscire dalle Reti delle Professioni Tecniche (RPT): non per negare l’importanza del dialogo con le altre categorie, ma per riaffermare con più forza e autonomia il valore specifico della cultura del progetto e della figura dell’architetto.
________________________________________
Riflessioni personali
Se posso permettermi una riflessione personale, credo che una quota ancora ferma dal 2001 a 200 euro cominci oggi a diventare stretta, soprattutto rispetto ai servizi che vengono garantiti e a quelli che si vorrebbero introdurre. Le risorse economiche sono fondamentali per agire con efficacia, e non si può sempre confidare su contributi estemporanei esterni – siano essi legati alla formazione, alle fondazioni o al PNRR. Serve una riflessione condivisa, seria e lungimirante, anche su questo fronte.
Tralascio volutamente di affrontare in questa sede il tema relativo alla sede dell’Ordine. Si tratta di una questione complessa e delicata, che merita attenzione e approfondimento: sarà quindi oggetto di valutazione da parte del nuovo Consiglio direttivo.
________________________________________
Un ringraziamento particolare
Una menzione speciale desidero rivolgerla all’Arch. Daniela Schiavon, tesoriera dell’Ordine per due mandati consecutivi, che con grande serietà e visione ha gestito il bilancio e rinnovato in modo radicale il sistema informativo e gestionale degli iscritti. Una scelta coraggiosa, seppur onerosa, che ha dato frutti concreti: il parziale azzeramento degli inadempimenti nella quota di iscrizione e, con esso, una nuova solidità e affidabilità del sistema economico dell’Ordine.
Un sentito ringraziamento inoltre va al Consiglio di Disciplina per l’equilibrio e la responsabilità con cui ha operato. Grazie al Presidente Arch. Vittorio Fiore e ai colleghi Arch. Giacomo Icardi, Arch. Sara Coffaro, Arch. Massimo Fassi, Arch. Alessandro Di Ubaldo, Arch. Daniela Gonella, Arch. Fabio Musso, Arch. Lucia Matilde Viarengo e Arch. Domenico Catrambone.
________________________________________
Un passaggio di testimone
Ciò che più resta di questo percorso è la consapevolezza che l’unione tra professionisti e tra territori è l’unico vero strumento per far sentire la nostra voce, incidere nei processi decisionali e costruire una visione comune per il futuro dell’architettura.
Non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, è vero, ma ogni passo compiuto è servito a rafforzare la consapevolezza del nostro ruolo. Il cammino non finisce qui: abbiamo continuato il percorso tracciato dai nostri predecessori. Sta a tutti noi continuare a percorrerla, insieme.
Concludo questo percorso con gratitudine e fiducia. Gratitudine verso tutti coloro che hanno condiviso con me questi anni di lavoro, e fiducia in chi prenderà il testimone per guidare l’Ordine nel prossimo mandato. Lasciamo un’istituzione viva, presente, con una visione chiara del proprio ruolo. A chi verrà dopo di noi auguro di continuare con coraggio e spirito di servizio, tenendo viva quella cultura della responsabilità e della collaborazione che ha animato il nostro operato.
Il futuro della nostra professione dipende dalla nostra capacità di restare uniti, curiosi, aperti al cambiamento ma radicati nei valori che ci definiscono.
È stato un onore rappresentarvi. Ora il cammino continua, con nuovi volti e nuove energie, ma con lo stesso obiettivo: costruire insieme il futuro dell’architettura.
Il presidente dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori e Paesaggisti della Provincia di Asti
Arch. Fusco Raffaele