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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 416. La stella polare dello spazio pubblico
04/07/2024
Questa settimana tengono banco i Paesi Nordici, con riverberazioni che giungono fino in Giappone, come nel caso della mostra sugli arredi di Poul Kjærholm a Tokyo, proprio mentre ricordiamo la figura di Fumihiko Maki, maestro nel costruire ponti tra culture.
In particolare, a suscitare interesse è ancora una volta la valenza pubblica del progetto, dalla scala urbana a quella edilizia, come riscontrato nel nostro viaggio a Stoccolma, tra passeggiate sull'acqua, piste ciclabili e musei frequentati dai cittadini come luogo di ritrovo. Cura dello spazio pubblico è sinonimo di qualità della vita, ed è l'immagine plastica di solide politiche di welfare, che collocano tali Paesi al vertice della compagine europea in quanto a coesione sociale. Molto sta cambiando anche nel rapporto tra spazio pubblico e spazio privato, con confini sempre più labili tra le due sfere, e con sperimentazioni di condizioni abitative del tutto inedite; fino a giungere, come si evince nel report da Copenaghen, a scenari di pseudo villeggiatura rurale o marittima che riguardano blocchi residenziali urbani.
Kiruna che trasloca perchè sprofonda per la subsidenza, mostra invece anche l'altro lato della medaglia: la res publica può sì risorgere come l'araba fenice, ma dopo aver piegato la testa alle logiche del sistematico depredamento del suolo.
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