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Il Giornale dell'Architettura - Newsletter 192
19/09/2019
Questa settimana Vi portiamo a Korça, piccola città balcanica, certamente sconosciuta ai più, per verificare gli esiti di un lavoro a firma di uno dei tanti studi europei occidentali "vip" che, negli anni recenti, hanno fatto dell'Albania una... terra di conquista. A differenza di altri, però, Bolles+Wilson, partendo dall'occasione estemporanea di un concorso vinto, hanno "messo radici", producendo effetti di lunga durata in chiave di rigenerazione urbana.
Il ricordo di Sverre Fehn nel decennale della scomparsa apre, invece, alla riflessione sulle eredità dei maestri che, per essere prese in carico, vanno prima assimilate; cosa niente affatto semplice, in contesti omologanti dettati da tempi rapidi, distrazioni continue ed elaborazioni d'immaginario, basate sul flash di un copia-incolla. Un pericolo, questo, che certo non ha corso Adolfo Natalini il quale, attraverso le sue opere, in linea con le sue assertive affermazioni, si dimostra assai poco influenzato dallo "spirito del tempo" (zeitgeist). Una ricerca di percorsi alternativi di modernità che, similmente, ha innervato anche l'intera biografia intellettuale di Claudio D'Amato Guerrieri.
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